Costellazioni Familiari
Rappresentare il proprio sistema familiare per amore ci si ammala, grazie all’amore si guarisce
Bert Hellinger, da tempo assai noto nei paesi del Nord-Europa e ora anche nel resto del mondo, ha perfezionato un sistema semplice e lineare, detto delle Costellazioni Familiari, che permette di mettere in evidenza conflitti, tensioni e legami carichi di malessere, presenti all’interno di una famiglia, per poi arrivare ad una soluzione positiva.
Attraverso le Costellazioni Familiari possiamo infatti capire che la nostra vita spesso viene condizionata da sentimenti e comportamenti che non sono nostri ma che appartengono ad altri membri della famiglia, magari scomparsi da tempo.
Per esempio, se un membro di una famiglia è stato escluso o dimenticato, a causa di un tragico destino(una donna morta di parto, un bimbo deceduto in tenera età, un disperso di guerra), succede che un altro membro delle famiglia, della generazione seguente sostituisca inconsciamente l’escluso e ne imiti la sorte con azioni e sentimenti simili o cercando di seguirlo nella morte.
Il lavoro con le Rappresentazioni Familiari mostra chiaramente che esiste un vincolo particolare, come un legame biologico, con tutti i membri della nostra famiglia, mentre in genere pensiamo che solo i parenti conosciuti personalmente siano importanti per noi, nel bene e nel male e ci abbiano dato la loro impronta.
Al di là di questo esistono legami invisibili e non percepibili anche con quei membri che non abbiamo mai conosciuto e di cui non abbiamo mai sentito parlare.
Si è scoperto che una famiglia è un sistema o campo energetico in relazione in cui governano determinate leggi. Una famiglia, attraverso parecchie generazioni, può essere paragonata ad un “mobile” appeso dove, ad una disarmonia sorta in un punto qualsiasi, segue subito una reazione in un altro punto.
I figli sono destinati al servizio dell’equilibrio poiché prendono su di sé tutte le energie presenti nel sistema per far sì che la famiglia, come sistema globale, sia di nuovo in ordine.
Dunque ciò che viene represso nella famiglia non svanisce nel nulla ma si aggira come uno spettro nel sistema e di questo fanno parte sentimenti non espressi, componenti della famiglia esclusi, colpe che qualcuno si è addossato. I nuovi arrivati, i figli, sentono l’energia, l’accolgono e la vivono; a quel punto sono “irretiti”, per amore, con i loro antenati, ne assumono cioè sentimenti e destini. Che cosa avviene quando per esempio qualcuno muore da piccolo, adolescente o giovane? Questa morte ha conseguenze assai profonde per i sopravvissuti poiché in essi si sviluppa una specie di senso di colpa per essere ancora in vita mentre il fratello o sorella hanno dovuto morire.
E’ assai frequente allora che subentri un’attrazione per la morte e “Ti seguo” rappresenta la frase interiorizzata di cui tuttavia non sono consapevoli. Sovente le malattie gravi in giovane età hanno cause di questo tipo e la volontà di vivere risulta indebolita e il corpo reagisce con la malattia. Altri vanno verso la morte dandosi agli eccessi e alla droga.
Quando uno dei genitori è morto, nelle Costellazioni si vede la stessa attrazione che uno o più figli manifestano: “Ti seguo cara mamma , caro papà“.
Se la madre è malata, anche il figlio può star male perché nel suo intimo agisce di nascosto la convinzione: “Se anche io mi ammalo, posso liberare mamma dalla malattia, se muoio per lei, lei potrà vivere“.
Anche i destini di chi è stato escluso si ripetono, nessun membro familiare può essere dimenticato perché non viene permesso dall’istanza interiore della famiglia che possiamo anche chiamare coscienza della famiglia e allora chi viene escluso di regola viene rappresentato da un membro nato successivamente e che si impone un destino simile. Questo amore inconscio e arcaico, è cieco ; si manifesta nella convinzione magica che sia possibile prendere su di sé il destino di un’altra persona, si realizza pienamente quando un figlio ha lo stesso destino dei genitori.
Come si svolgono le Costellazioni Familiari in un seminario
Tramite rappresentanti maschili e femminili, la famiglia dell’interessato è posta in modo vivente davanti ai suoi occhi. C’è bisogno di una Domanda da cui partire, ad esempio un figlio continua a provare colpa e desiderio di morte(la madre è morta nel darlo alla luce), nella Costella- zione cercherà la Soluzione a questo problema. Deve allora esporre brevemente i fatti essenziali della sua famiglia senza commenti o interpretazioni. Sceglierà poi, tra i partecipanti al seminario, un rappresentante per sé e per gli altri membri della famiglia che il conduttore gli avrà indicato, dando a ciascuno un posto e una direzione, nel massimo silenzio. Terminata questa prima parte si siede e osserva l’insieme, fino alla fine sarà un osservatore che lascerà agire su di sé ciò che il conduttore e i rappresentanti dicono e fanno, avendo straordinariamente accesso ai sentimenti e ai rapporti del membro familiare corrispondente, un fenomeno per ora inspiegabile anche se lo si può riportare al processo noto come “campo morfogenetico“, elaborato dal biologo R. Sheldrake.
I rappresentanti hanno dunque accesso ad una coscienza che appartiene alle persone di cui occupano il posto, arrivando anche ad esprimere sintomi e reazioni corporee della persona in questione di cui ignorano tutto. Sulla base di quanto espresso dai rappresentanti il conduttore procede per gradi, spostando i vari attori nello spazio, affinché spariscano le tensioni e nel sistema torni la pace, assecondando quindi i movimenti dell’anima che ci portano verso la riconciliazione e l’amore maturo, reintegrando anche eventuali esclusi o dimenticati. A questo punto l’interessato riprende il suo posto nella rappresentazione.
La Soluzione
Il figlio sta ad una certa distanza dalla madre e non osa guardarla: quando il conduttore lo avvicina alla madre, non riesce quasi a guardarla negli occhi perché si sente colpevole della sua morte. La madre guarda invece il figlio con amore. Il cambiamento e la trasformazione avvengono quando il figlio va davanti alla madre, si inchina profondamente e dice:”Tu sei morta quando sono nato. Ti ringrazio per la vita che mi hai dato e la accetto anche al prezzo che ti è costata”. Allora la madre:”E’ il rischio che corro come madre e me lo assumo in pieno. Fa’ della tua vita qualcosa di buono affinché la mia morte non sia invano”. Improvvisamente il figlio può alzare lo sguardo, sentendo e accogliendo l’amore della madre.
Se il figlio non vuole vivere, il sacrificio della madre è stato vano, lei vuole che suo figlio conduca una vita piena e felice. Se il figlio rispetta la madre e il suo destino, scopre l’amore della madre e accetta con gratitudine il sacrificio di lei e in sua memoria vive al meglio.
L’amore cieco e infantile si trasforma in una forma più adulta e consapevole.
L’amore adulto ci fa vedere l’altro e il suo destino e ce li fa rispettare entrambi.
Bibliografia: “Senza radici non si vola“, di Bertold Ulsamer, Ediz.Crisalide.
Bert Hellinger: è nato nel 1925, ha studiato filosofia, teologia e pedagogia. Ha lavorato per 16 anni in un ordine missionario cattolico dagli Zulu, in Sudafrica. In seguito è diventato psicoterapeuta e nel corso delle sue esperienze con le Dinamiche di gruppo, la Terapia del Primal, della Gestalt, l’Analisi Transazionale, la Terapia Familiare, l’Ipnosi Ericksoniana, la Programmazione Neurolinguistica (PNL), ha perfezionato il proprio metodo delle Costellazioni Familiari, con cui è diventato famoso. In Germania, Austria e Svizzera. Bert Hellinger è già da tempo assai noto e i suoi seminari attraggono centinaia di persone (l’ultimo, a Würzburg, conta più di 1550 partecipanti). Da qualche tempo Hellinger tiene seminari in ogni parte del mondo
Prendere i Genitori
secondo Bert Hellinger
Vita, famiglia, individui, facciamo parte di una lunga catena di vite, una parte di evoluzione. Da milioni di anni i genitori trasmettono la vita ai figli.
Quando i figli apprezzano i genitori, e li prendono così come sono, totalmente, allora possono esprimere tutte le loro potenzialità; si possono quindi staccare da essi, più o meno agevolmente, e possono ridare la vita, diventando a loro volta genitori.
Questo equilibrio fondamentale fra dare e ricevere è disturbato da generazioni e oggi molto più di prima, infatti un numero sempre maggiore di persone disprezza i genitori, non riuscendo così ad apprezzare la vita, se stesso e gli altri.
Sembra che non si riesca più a prendere con riconoscenza ma solo a consumare senza mai saziarsi. Per questo una sensazione di continuo bisogno grava nei rapporti fra figli e genitori, i figli rimangono perciò attaccati ad essi con legami simbiotici e soffocanti, senza potersi staccare, con amore.
La simbiosi diventa l’elemento dominante nelle relazioni fra partner e con i figli; ciò che non si è preso dai genitori, ora lo si pretende dai partner e dai figli, con grave disturbo per le relazioni stesse poichè i propri modelli simbiotici continuano a riprodursi con gli altri.
In queste condizioni si possono evidenziare disturbi relazionali nello sviluppo e nel comportamento da bambini, nelle relazioni di lavoro e di coppia. Si crea allora un terreno fertile per l’insorgere di malattie e disagi nella sfera fisica e psichica.
Attraverso la ricostruzione del sistema familiare nel lavoro con le Costellazioni, messo a punto da Bert Hellinger, questi conflitti che si tramandano da generazioni, diventano visibili e anche coscienti. Si vede spesso che prendere i genitori, così come sono, si rivela pieno di difficoltà e ciò avviene oltretutto da parecchio tempo.
Nella situazione problematica che vive l’individuo, si cerca un riequilibrio che potrebbe essere la pseudosoluzione, cioè prendere su di sé un peso al posto dei genitori, identificandosi per esempio con qualche antenato o con qualcuno che è stato dimenticato o emarginato .
Nella nostra cultura, per esempio, spesso si dimenticano i morti, soprattutto i bambini, nati morti, prematuri o abortiti. Anch’essi però fanno parte a pieno titolo della costellazione familiare e, per la nostra anima, fanno parte del sistema.
Con questo forte legame con i fratelli morti e dimenticati, la nostra anima non può rivolgersi ai viventi nella pienezza, a causa dell’energia sottratta. Infatti, la fedeltà ai morti dimenticati, porta l’anima a non vivere in pieno la vita, depressione, malattie, suicidio, possono esserne le conseguenze.
I figli avvertono il dolore dei genitori e l’attrazione che essi mantengono rispetto ai defunti e così lo vogliono portare per loro. Afflizione e dolore ma anche colpa. Essi pensano di dover essere più forti dei genitori, perdendo così la stima per loro, si perde il normale dislivello per cui i figli non possono più prendere rimanendo attaccati allora in simbiosi ai genitori, violando perciò uno dei principali Ordini dell’Amore (i genitori danno e i figli prendono). Se, al contrario, gli esclusi vengono apprezzati, specie i fratelli morti in giovane età, il rituale della restituzione consente di riportare il dolore e la colpa ai genitori: “Quando sei stato concepito i tuoi genitori erano vicini, in amore e intimità, questo lo puoi prendere”.
Il rituale della restituzione fa crescere forti sentimenti di dolore ma nello stesso tempo a tutti viene ridata la dignità e il giusto posto. Rimprovero, disprezzo e rabbia perdono il loro effetto, si trattava di una forma di amore bloccato e deluso che ora può fluire nuovamente.
Il rivivere insieme questo processo di distacco, ha un effetto purificatorio e catartico. Chi riesce a riattivarsi all’amore e alla vita, sente un effetto curativo istantaneo o, il più delle volte, in un processo di mesi e anni.
In questa rappresentazione familiare senza famiglia, ciascuno dispone i vari componenti della famiglia attraverso dei rappresentanti e questa immagine della rappresentazione rispecchia le dinamiche del soggetto, come conseguenza dei destini della famiglia. In altre parole rende manifesti i disturbi di relazione dei vari membri.
I rappresentanti diventano dei portavoce dei vari membri assenti della famiglia; essi registrano ogni cambiamento che avviene attraverso lo spostamento nello spazio dei vari rappresentanti o dell’aggiunta di persone escluse o dimenticate. Il conduttore trova l’immagine di una soluzione seguendo la propria intuizione.
Il soggetto trova poi il suo posto e, come in trance, si sente come un bambino nella sua famiglia e poichè ora sono presenti quelli che prima mancavano, può essere veramente bambino, senza identificarsi con nessuno, onorando e rispettando il destino altrui.
Il conduttore propone delle frasi di soluzione o dei rituali come per esempio inchinarsi, mettersi in ginocchio o ridare un peso ai genitori, il loro fardello e la loro dignità.
Questi passi e rituali verso la soluzione hanno un effetto che libera nel profondo. Di nuovo possono fluire dolore ma anche amore e forza, trasformandosi anche i modi di pensare e percepire.
Vengono quindi agevolati i processi di autoguarigione (Movimento dell’Anima).
Certe volte i nostri grovigli nel sistema familiare non ci fanno apprezzare in pieno la vita e quanto di positivo esiste nelle cose di tutti i giorni, perchè un’immagine interna della famiglia governa le nostre relazioni con gli altri e con la realtà.
Siamo come avviluppati nei destini di altri membri della famiglia, non potendo così trovare soluzioni positive personali
Questo processo, per noi inconscio, viene guidato dalla coscienza della stirpe che è responsabile dei membri esclusi, dimenticati o disprezzati i quali vengono sostituiti da persone nate più tardi, si parla allora di trasmissione transgenerazionale. Questo spesso nuovamente procura destini pesanti, malattie o relazioni infelici nei successori degli esclusi, che rivivono a loro volta destini difficili, del tutto inconsapevolmente.
Questi grovigli possono essere risolti ristabilendo un ordine in cui ogni membro della stirpe riprende il suo giusto posto e allora subentra un equilibrio fra dare e avere e dove vengono presi in considerazione i legami esistenti.
Una nuova immagine interna che tiene conto della gerarchia, viene dunque messa al posto di quella vecchia e così queste forze, trattenute dai grovigli o irretimenti, vengono liberate aiutando così ad avere fiducia nella vita e nell’intimità.
Questo metodo molto efficace della rappresentazione del sistema familiare, può rendere visibili questi grovigli nel sistema. Si può vedere la dinamica della coscienza della stirpe e rendere possibili nuove immagini della soluzione alla cui base c’è stima e affetto .
Spesso questa nuova prospettiva della realtà mette in atto un processo emozionale pieno di dignità che allarga le possibilità terapeutiche e qualche volta le rende superflue.
Non si tratta di una guarigione come la si intende comunemente ma un impulso di crescita, dipende quindi in larga misura dall’apertura della persona, dal movimento dell’anima.
Verrà alla luce l’ombra della famiglia e poi un ordine nuovo, una soluzione, se si è pronti a riceverla e a lasciare indietro i dolori del passato, qualche volta è difficile. Come afferma spesso Bert Hellinger: “E’ più facile soffrire piuttosto che trovare una soluzione”
Si tratta di un approccio più filosofico che psicologico e non vuole sostituire la medicina o altre pratiche terapeutiche, porta qualcosa alla luce che può essere d’aiuto. Crea uno spazio dove la realtà può venire alla luce.
Un seminario aiuta a capire le forze di un sistema di relazioni, facendo ordine, riconoscendole e volgendole al positivo. La rappresentazione familiare secondo B.H. fa vedere in modo semplice i conflitti aiutando a trovare una soluzione. Nella rappresentazione si attiva un ordine animico rigenerante nell’immagine della persona e l’effetto porta sollievo e viene avvertito da tutti i componenti il sistema. Diventiamo allora liberi di riconoscere la realtà, quello che è.